Biografia

Gli anni Cinquanta e il Movimento Arte Concreta

Gli anni Cinquanta sono gli anni della ricostruzione. Nel panorama artistico italiano, ancora pervaso dal naturalismo della pittura accademica e dal realismo sociale del dopoguerra, gli artisti tentano di liberare l’arte da ogni riferimento naturalistico o funzione sociale per fondare un linguaggio artistico nuovo, autonomo e più vicino alle esperienze estetiche internazionali. In questo clima di rinnovamento nasce il Movimento per l’Arte Concreta (MAC), fondato a Milano nel 1948 da Gillo Dorfles, Gianni Monnet, Bruno Munari e Atanasio Soldati, i primi a cogliere ed interpretare sistematicamente questa esigenza (poi condivisa da un folto gruppo di artisti tra i quali Lucio Fontana, Luigi Veronesi, Mario Nigro, Carla Accardi, Piero Dorazio, Achille Perilli e molti altri). L’obiettivo del Movimento è proprio quello di fondare un linguaggio “concreto” ovvero capace di tradurre le intuizioni dell’artista in immagini concrete, puri giochi di forma-colore che esaltano il ritmo e le interazioni formali, liberandosi da qualsiasi riferimento figurativo o significato simbolico. Vicino a questo modo di sentire l’arte e la vita, nel 1954 Angelo Bozzola aderisce al Movimento MAC e, nello stesso anno, partecipa alla X Triennale di Milano. Bozzola entra nel MAC con una cifra stilistica già riconoscibile tuttavia, frequentando più assiduamente il fertile ambiente intellettuale milanese e confrontandosi spesso con gli amici Gianni Monnet e Bruno Munari, in questi anni raggiunge una maturità linguistica tale da inventare una propria forma concreta distintiva, la Monoforma trapezio-ovoidale. Un elemento modulare autonomo che Bozzola declinerà migliaia di volte in combinazioni, colori, ritmi e materiali sempre diversi,  e intorno al quale ruoterà la sua intera ricerca pittorica e scultorea.

A. Bozzola, B. Munari, A. De Angelis
A. Bozzola, B. Munari, A. De Angelis
Angelo Bozzola
Mostra personale, Milano, Galleria del Fiore, 1955
Mostra personale, Milano, Galleria del Fiore, 1955

In questi anni Bozzola espone in diversi contesti di prestigio. Nel 1955 tiene la sua prima mostra personale a Milano, alla Galleria del Fiore, dove esporrà anche l’anno successivo. Nel 1956 entra a far parte del Comitato Esecutivo del MAC/Espace (insieme a Gianni Monnet, Gillo Dorfles, Grazia Varisco, Regina, Bruno Munari, Gianni Colombo, Luigi Veronesi), un gruppo fondato da quegli esponenti del MAC che volevano rivolgere il loro interesse anche al design industriale. Nello stesso anno, invitato dal Gruppo giapponese di rifondazione dei linguaggi Bokujin, aderisce a Movimenti Moderni e partecipa così a numerose mostre tra Tokyo, Kyoto e Osaka. Nel 1957 espone alla prima Rassegna Nazionale di Arte Concreta organizzata dal gruppo MAC alla Galleria Schettini di Milano, l’ultima manifestazione unitaria del gruppo, che si scioglierà nel 1958.

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