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ANGELO BOZZOLA. Un codice per una forma. Palazzo Parasi, Cannobio, 2020

4 Luglio 2020 - 30 Agosto 2020

PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA

A cura di Fabrizio Parachini.

Il titolo della mostra “Angelo Bozzola. Un codice per una forma” vuole sottolineare l’obbiettivo di presentare al pubblico, attraverso una scelta misurata di opere non–oggettive realizzate tra il 1954 e il 1988, il percorso che ha portato Angelo Bozzola a definire prima una sua “forma personale” di riferimento, la “superficie trapezio/ovoidale”, e successivamente un proprio “codice” espressivo e un linguaggio centrato sull’analisi e sugli sviluppi sia grafici che materici (tridimensionali) di questa sua invenzione figurale. Le opere esposte al primo piano di Palazzo Parasi delineano in sintesi tutto il percorso oggetto di indagine. Molto ben rappresentata la fase in cui l’artista ha aderito al MAC, dal 1954 al 1958, perché è in questo periodo che prende corpo la sua personale forma di partenza e le successive elaborazioni: dalle prime tempere su carta “Rappresentazione concreta” (1954) e “Concreto” (1954) si passa agli sviluppi dinamici rappresentati sempre da tempere su carte dal titolo unitario “Funzione concreta”, tutte del 1954. Quindi, sempre a parete, le opere più articolate, olii su tela intitolate “Funzione di forma concreta”, realizzate a partire dal 1953 e in cui la “figura trapezio ovoidale” allunga o restringe i suoi diametri moltiplicandosi, morfologicamente, in più forme leggermente diverse ma decisamente apparentate. La superficie della tela si riempie di figure che si intersecano dinamicamente, si allacciano, si svolgono in coacervi come in una sorta di germinazione naturale. Quindi due opere di grandi dimensioni “Spazio-tempo” (tecnica mista, 1974) e “Rappresentazione” (olio su tela, 1981) ci consegnano l’organizzazione degli elementi modulari primari in immagini più complesse ormai costruite con un codice ben definito che trasforma le sequenze di forme e linee in una scrittura figurale tutta dadecrittare ma densa di espressività. Sempre nella stessa sala due sculture dal titolo “Funzionesviluppo di forma concreta”, del 1955, ci mostrano gli sviluppi tridimensionali, monomodulari delle analisi strutturali condotte da Angelo Bozzola sulla superficie piana che, tramite dissezioni lineare e piegature, si trasforma in sculture in cui l’uso della lamiera toglie il peso della massa restituendone però tutto il volume. Le sculture al centro della sala, realizzate dal 1965 al 1974 (“Struttura”, “Iterazione” e “Struttura”) sono invece l’esempio dell’applicazione del principio di iterazione seriale al modulo primario che, anche in questo caso come nelle opere planari, da origine a un codice identitario e una scrittura tutta personale.
Le opere esposte al secondo piano di Palazzo Parasi sono tutte esempi di come il codice individuato da Angelo Bozzola, attraverso l’uso di materiali diversi e soluzioni compositive differenti, possa generare un’infinità di esiti espressivi fortemente caratterizzati. Quindi vari metalli (acciaio, bronzo, ottone), e diversamente patinati, nelle forme di bassorilievi ma anche utilizzati in “tecniche miste” unitamente a carta, stampe fotografiche, foglia d’oro ecc.. E per ultima l’opera che forse racchiude in se tutto il senso del percorso proposto, il libro-scultura d’artista “Tecnoscultura-operazionabile”, del 1971, che, proprio in quanto libro, ma anche oggetto su cui il fruitore può liberamente “operare”, può essere assunto a paradigma dei multiformi esiti raggiunti dalla ricerca poeticoespressiva dell’artista.

Vedi inaugurazione mostra

Dettagli

Inizio:
4 Luglio 2020
Fine:
30 Agosto 2020
Categorie Evento:
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Luogo

Palazzo Parasi
Via Giovanola
Cannobio (VB), 28822 Italia
Telefono:
+39 0323 71212

Organizzatori

Città di Cannobio
Fondazione Angelo Bozzola
A cura di Fabrizio Parachini
Funzione-sviluppo di forma concreta, 1956
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