Opere

Il mio Modulo trapezio-ovoidale è infinito.

In esso risiedono possibilità iterative e creative pressoché infinite.

Angelo Bozzola

Angelo Bozzola è stato un artista poliedrico, grande sperimentatore di tecniche e materiali innovativi applicati non solo al campo pittorico e scultoreo ma anche a quello del design industriale, con un approccio sempre analitico e processuale, e anticipatore di tante problematiche estetiche come la contaminazione dei linguaggi ed il concetto di fruibilità dell’opera.

A cominciare dagli anni Cinquanta, la sua ricerca intorno alle problematiche della forma ha dato un contributo decisivo al rinnovamento del linguaggio artistico nel clima della ricostruzione. Una ricerca sistematica, iniziata insieme al movimento concretista, quando Bozzola, volgendo il suo sguardo alle forme geometriche generate dalla natura, approda ad una forma concreta personale ed identificativa, la Monoforma trapezio-ovoidale, poi perseguita dall’artista in modo autonomo, declinando questo elemento modulare migliaia di volte in infinite combinazioni di colori, ritmi e materiali sempre diversi, quale specchio della mobilità e mutabilità del regno animale e vegetale. Da questo momento, la ricerca di Angelo Bozzola ruoterà interamente intorno a questa forma concreta, producendo composizioni pittoriche e scultoree caratterizzate da elementi modulari che si duplicano e si concatenano secondo schemi logico-matematici ben precisi, con risultati di grande eleganza ed equilibrio compositivo.

Una ricerca incessante, condotta dall’artista senza soluzione di continuità, grazie ad un’intuizione  straordinaria: la possibilità di attingere con libertà al mondo esterno, alle forme della natura per poi ricondurre questi stimoli al proprio microcosmo ordinato, alla regola compositiva. Un processo logico, analitico, sempre guidato da un metodo scientifico che permette all’artista di acquisire il dato naturale per poi rielaborarlo all’interno di uno schema matematico. Un processo fluido di astrazione e trasformazione della realtà all’interno di regole che riflette sicuramente l’atteggiamento del Movimento MAC -nel suo tentativo di giungere ad una forma d’arte che approdasse all’individuazione di forme pure- ma che in Bozzola diventa un’intenzione sistematica quasi ossessiva, un modo di porsi nei confronti del mondo e dell’arte che lo conduce a risultati di grande molto elevati grazie alla sua capacità di sintesi estetico-formale.

COMPOSIZIONE, 1952. Pittura a spatola, cm 32,7x42,5

Composizioni Astratto-Geometriche

1954-1958. Angelo Bozzola e il Movimento MAC

MULTIPLO-SOTTOMULTIPLO, 1959-1966. Moduli seriali liberamente disponibili in alluminio, cm 52x56x40

1959, le prime sculture componibili e gli anni 60′-70′

Concatenazioni

Polimaterici e Superfici a fiamma ossidrica

Spazio-Tempo

Bassorilievi

Polittico

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