1959, le prime sculture componibili e gli anni 60′-70′
Conclusasi l’esperienza del MAC, Bozzola prosegue la sua indagine da un punto di vista prettamente scultoreo, scomponendo e ricomponendo il suo Modulo trapezio-ovoidale con l’obiettivo di declinare la forma nello spazio e porla in interazione con la luce.
Nel 1959 Bozzola mette a punto i primi Multipli-Sottomultipli: sculture composte da un numero variabile di moduli seriali che si configurano come elementi singoli da combinare liberamente per creare concatenazioni di forme sempre nuove che si muovono in sospensione nello spazio. Un esempio precoce di scultura (s)-componibile che postula non solo che l’opera esista soltanto nella sua interazione visiva con chi la osserva, ma ne esige anche la sua fruizione materiale quale condizione necessaria, trasformando lo spettatore in fruitore attivo.