Concatenazioni
Negli anni Sessanta e Settanta Bozzola continua a servirsi della sua Monoforma trapezio-ovoidale per realizzare sculture e installazioni ambientali in ferro e altri materiali industriali molto innovativi come l’acciaio inossidabile, utilizzato dall’artista già negli anni cinquanta per le sue proprietà riflettenti e la capacità di interazione con la luce, o il plexiglass. Questa personalissima forma -dove per Bozzola risiedono possibilità iterative e creative pressoché infinite- è scomposta e ricomposta dall’artista innumerevoli volte. Declinata in concatenazioni e iterazioni progressive sempre diverse, le configurazione che assume la Monoforma sono ottenute non dalla casualità ma da una precisa scelta razionale che risponde all’applicazione di regole e schemi matematici, al rispetto delle proporzioni geometriche e ad una precisa cognizione dei valori plastici nei suoi rapporti con lo spazio.