Spazio – Tempo
Negli anni Settanta Angelo Bozzola produce un ciclo di opere dal titolo Spazio-Tempo: fitte superfici ricoperte da centinaia di miniature in positivo-negativo della Monoforma trapezio-ovoidale, ottenute tramite riduzioni fotografiche su pellicola, sulle quali l’artista è intervenuto con riporti di colore e oro foglia. Il fulcro della ricerca di Bozzola è ancora una volta lo studio del processo di sviluppo di una stessa forma, capace di mutare la sua configurazione nel tempo e nello spazio.
In queste composizioni molto complesse, la superficie del quadro è ordinatamente suddivisa in settori, partiture spaziali che ne scandiscono il ritmo visivo. All’interno di ciascun settore, la sagoma negativo-positiva della Monoforma si moltiplica in modo ordinato, organizzata dall’artista singolarmente o in concatenazioni di più elementi, a volte modificata con interventi di colore o oro foglia, a stabilire connessioni cromatiche e parallelismi formali con gli altri settori della composizione. Si esplicita così il tentativo di Bozzola di ordinare e catalogare sistematicamente le infinite configurazioni formali che la sua forma concreta può assumere nello spazio e dunque nel tempo, esplicitandone tutte le possibilità iterative.